venerdì 23 dicembre 2011

L' Ufficio insulti di Agostino Palmisano augura Buone Feste (a modo suo...)

Credo proprio che la voglia di farci regali e regalini ci sia passata del tutto. Non so voi ma al sottoscritto me medesimo il Natale ha sempre messo tristezza al solo scorgere una fila furiosa ad una cassa qualsiasi di un negozio qualsiasi. Quelle file fatte da gente, compreso me medesimo, bene inteso, costretta a regalare qualcosa. Quest'anno poi il Natale sembra proprio una presa per i fondelli, e non che gli anni passati sembrasse diverso. Quest'anno però è peggio, non abbiamo più Beato Angelico da Arcore a tirarci su il morale instillandoci la speranza, il desiderio folle dell'esilio volontario. Senza di lui mi vien quasi voglia di rimanere in Italia e questo mi rattrista ed angoscia alquanto. Se rimango adesso è finita, vorrà dire che dovrò lottare per la pensione a settant'anni come tutti. Anzi peggio. Secondo i calcoli miei, dell'Inps e del nuovo governo dovrei riuscire a maturare qualcosa di decoroso quando soffierò le ottantadue candeline. Avete capito bene, ottantadue candeline che forse non avrò più la forza di spegnere.


E tutto lo sconforto che mi prende è derivato dal fatto che all'Apocalisse nazionale imminente mi ci ero quasi affezionato, la vedevo come una nuova possibilità, una chance per quelli come me che hanno sempre fatto la scelta sbagliata e forse solo ora, nel caos e nella disperazione, potevano cercare un cambio di rotta, un colpo di culo insperato per portare a casa un risultato impossibile da ottenere in condizioni di civiltà minima e normale vita sociale. Io la chiamo la GENEROSA FORCA CHE TI IMPICCA PER LE PALLE: non ti uccide ma ti toglie fiato e speranza lo stesso.


Però vorrei finire cercando di tirarvi su il morale, in fondo è sempre Natale e un po' di educazione la conosco anch'io. Quindi passiamo in rassegna quelli che potrebbero essere i buoni propositi per l'anno nuovo, ormai in agguato in fondo al prossimo vicolo buio e sporco. Tanto per cominciare il 2012 ci sarà la fine del mondo e, se Dio vuole, le forme di vita non vegetale che festeggeranno il successivo San Silvestro si spera siano solo rettili, insetti e procarioti assortiti. Se ciò non dovesse accadere, e i soliti pessimisti son già al'opera con preghiere e ricerche scientifiche alla mano, il mio unico buono proposito dell'anno sarà quello di migliorarmi e sgrezzarmi nella raffinatissima arte della boxe. Non voglio altro, voglio solo essere in grado di abbattere ogni eventuale scocciatore mi si pari davanti e, secondo le stime più serie e attendibili, gli scocciatori dovrebbero aumentare. Se invece dovessi consigliare ad altri un buon proposito è quello di cominciare a scrivere o, se già lo fanno, di smettere di farlo. Credo sia l'anno buono perchè ci sia un vero ricambio nel "panorma asfittico della cultura italiana". Logicamente il prete dice cosa fare, non di fare come lui quindi voi smettete o cominciate pure, io continuerò beatamente a fare quello che voglio anche perchè, permettemi l'espressione, io con voi non ho nulla a cui spartire.


La faccio breve e, augurandovi un buon Natale e un felicissimo e ultimissimo anno nuovo, chiedo ai miei amici giù in paese che, se proprio non sanno cosa regalarmi, possono fare una colletta e prendermi un bel machete.
Auguri.