Ambiziosi? Forse, ma crediamo che sia ancora possibile scrivere delle buone opere, o, meglio ancora, ne siamo certi, giacché ne abbiamo le prove evidenti, che si faccia ancora buona letteratura. Il difficile forse è trovarne le tracce e scovarla nel mare magnum di quello che viene proposto. Bisogna avere polmoni capaci e immergersi a fondo, ben sotto la superficie che ci viene presentata in una foto patinata. Lì noi vogliamo nuotare. Le regole del mercato le conosciamo: non vogliamo, non è nostro compito, sovvertirle. Anche noi siamo tenuti a rispettarle. Ma in questi tempi irregolari la visibilità di uno scrittore è troppo spesso legata alla sua immagine, quella di uno scritto, di un libro, al personaggio che lo ha prodotto. Un personaggio che non ricerca affatto un autore, perché basta a se stesso. Questo - il marketing, lo scadere del libro, veicolo di letteratura e sinonimo di cultura, a mero prodotto di mercato, a premessa e bozza, quasi, di una futura riscrittura per uno schermo, grande o piccolo, a semplice pamphlet polemico che cavalca l'onda di questo o quello sdegno - non deve essere il presupposto della scrittura.
Dunque noi vogliamo - ricordate, siamo ambiziosi - aiutare le voci autentiche e oneste a farsi sentire. E crediamo che per farlo esse debbano risuonare cristalline, siano onde sciabordanti o cavalloni in tempesta. Non bisogna lasciarsi travolgere dalla marea nera di una lingua sgrammaticata e, naturalmente e giustamente in evoluzione, ma cercare di nuotare controcorrente. Insomma nella nostra esperienza abbiamo, come altri, costatato che una cosa è usare un linguaggio irregolare in quanto espressione di tempi irregolari, un'altra usarne uno sciatto per proprie lacune: non è un'accusa, ma una considerazione. Spesso ci si imbatte in buoni soggetti presentati in abiti modesti, se non stracciati. Noi vogliamo essere d'aiuto a ripulirli, senza intaccarli nella loro genuinità e originalità. Crediamo, nell'importanza della forma. Niente panico: non vogliamo scimmiottare Boccaccio o Manzoni. Solo far sì che le idee si plasmino la propria forma.
Le idee appunto. E qui c'è la motivazione che giustifica la nascita del nostro blog... perché non avrete dimenticato che siamo ambiziosi. Vogliamo che esso diventi uno stimolo alla nascita di nuove idee sino a quando esse si creino spontaneamente uno stile. Qui troverete suggerimenti di lettura, di osservazione e, perché no, ascolto. Autori da (ri)scoprire per meditarli e discuterli con noi.
Insomma. Vogliamo lavorare non per voi, ma con voi.
Qualcuno già ci dice: la montagna ha partorito il topolino. Certo, probabile. Ambiziosi sì, e anche autocritici. Ma fra qualche tempo, alla prima tappa di questa esperienza. Intanto noi confidiamo nella capacità che hanno i topolini di riprodursi... e siamo certi che, crescendo la famiglia, il topolino conquisterà infine la montagna!
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